Google

mercoledì 5 dicembre 2007

LA STORIA DI SCHIO (PUNTATA 5)


Dall'età napoleonica all'inizio della prima guerra mondiale

È ben noto che la prima campagna italiana di Napoleone si concluse con la distruzione della Repubblica Veneta, da lui mercanteggiata con l'Austria nel Trattato di Campoformio del 16 ottobre 1797. La storia di Schio e Vicenza si trova inserita in questi grandi avvenimenti. Gli abitanti di Schio, rimasti molto legati a Venezia, si dimostrarono da subito ostili nei confronti dei francesi, e furono molte le occasioni di contrasto (anche estremamente violento) con gli invasori, e spesso fu necessario mobilitare l'esercito francese con l'armeria pesante per placare gli insorti.

Un esempio su tutti da ricordare fu la sollevazione del 1809 in occasione dell'ennesimo dazio imposto dai francesi, questa volta sulla macinazione dei prodotti agricoli. La protesta partì da Valdagno, si estese a Monte di Malo arrivò a Schio per poi allargarsi a tutta la fascia prealpina. Da una testimonianza scritta di Pietro Negri, il Procuratore del Tribunale di Schio, si può capire con quale forza e determinazione gli abitanti di Schio e d'intorni si opposero a questo nuovo dazio, mettendo a ferro e fuoco gli uffici pubblici, il tribunale, la gendarmeria e aprendo le carceri. Si fondò una sorta di nuovo governo e solo con l'intervento di alcuni personaggi illustri e rispettati dai cittadini si evitò una ulteriore degenerazione del conflitto. A causa della scarsa organizzazione, all'arrivo dei contingenti francesi i rivoltosi furono dispersi e la situazione fu riportata alla normalità. Questo evento però, viene riportato come uno dei fatti più importanti avvenuti durante la dominazione francese di questi territori e permette di capire l'esasperante situazione socio-economica in cui si trovava la popolazione in quel periodo.

A quell'epoca l'economia scledense si basava principalmente sulla lavorazione della lana in cui Schio vanta da sempre un posto di primissimo ordine. Sotto il dominio Napoleonico, quest'industria però decadde e le industrie e i commerci vennero quasi totalmente annullati. La situazione cambiò solo molto più tardi, con l'arrivo di Alessandro Rossi.

Nessun commento: